martedì 16 novembre 2010

Quello strano declino Berlusconi/berlusconismo

Scricchiola il Governo Berlusconi, abbandonato dal cofondatore Fini, pentito di aver fondato il partito del predellino, desideroso di maggiore autonomia e, diciamolo, protagonismo all’interno dello scenario politico italiano.
Berlusconi, per la prima volta, ed è questa la notizia, ha ammesso esplicitamente di trovarsi in difficoltà. Non si è affidato al “va tutto bene” davanti alle telecamere, il che mostra per la prima volta una crepa nella fortezza del Cav. Sarà una debacle momentanea? Sferrerà l’ennesimo colpo da maestro? Staremo a vedere nelle prossime settimane.

Parallelamente al, forse definitivo, tramonto del Premier, in prima linea nella politica italiana negli ultimi 15 anni, stiamo assistendo ad una flessione della cultura nazionalpopolare di ispirazione berlusconiana.
La prova? Il crollo negli ascolti del Grande Fratello: emblema dei nostri tempi. Per dieci anni padrone incontrastato della televisione. Dopo una flessione nel secondo anno di vita, più per la scelta poco fortunata dei concorrenti, il GF ha assunto lo strapotere e lo scettro di Nostro Signore Auditel. Ma quest’anno, nonostante le liti, gli insulti, il figlio del camorrista, il gigolò più brutto della Terra, le solite donnine tutte cosce e tette (visti i successi della categoria non hanno nemmeno tutti i torti a vestire/svestire questi panni), gli analfabeti, un ragazzo sulla trentina, pallido, dall’abbigliamento discutibile, ha avuto la meglio nella guerra degli ascolti. Si tratta di Roberto Saviano.
Qui non si tratta della stantia contrapposizione destra nazionalpopolare/sinistra snob. Abbiamo elementi che ci fanno realmente pensare ad un superamento di questa vecchia logica. La presenza di esponenti di destra, oltre che di sinistra, l’affrontare questioni senza pregiudizi ideologici, fanno sì che finalmente Roberto Saviano si erga a simbolo di una certa idea di cultura, di politica, di Italia.
Il declino di Berlusconi e del berlusconismo, l’ascesa dell’Italia consapevole, o semplicemente più curiosa, fa ben sperare per il futuro.