mercoledì 8 giugno 2016

Analisi del voto - la persona al centro

Limbiate è un paese da studiare. A Limbiate si stravolgono gli schemi nazionali, si riesumano partiti dati per defunti, si affossano al contrario sigle che comandano sul piano nazionale. A cosa è dovuto questo scenario? La mia risposta è molto semplice, alle persone, quelle presenti e quelle assenti. La politica locale ci ricorda ancora una volta che a farla da padrona non sono pci psdi psi pri pli.... ma Romeo, De Luca, Basile... insomma sono i nomi, la reputazione, il curriculum amministrativo o la capacità di persuasione. La persona è il fulcro, e dove manca questo elemento, anche un partito con un 41% alle Europee può scendere al 10 o poco più. E allora partiamo da PD. L'assoluto sconfitto della tornata elettorale, credo che se Renzi, a parità di rilevanza nazionale, dovesse scegliere tra la disfatta di Napoli e la debacle limbiatese non avrebbe dubbi e chiederebbe la testa degli esponenti piddini di Limbiate. Penso che l'errore tuttavia sia collegiale, le liste di centrosinistra hanno scelto di andare sull'usato, non garantito, del sindaco uscente, persona onesta e trasparente, ma logora da 5 anni di ripensamenti, contraddizioni, soprattutto nella prima parte del mandato, con uscite ai limiti del ridicolo (penso all'"oggettiva incapacità" amministrativa che credo abbia fatto saltare dalla sedie i politici più navigati della coalizione). E poi sarebbe bastato un confronto coi cittadini per "intuire" che De Luca aveva perso tutto il consenso guadagnato con fatica nel 2011... ma forse i confronti ci sono anche stati e allora alla domanda "ma non c'era un altro uomo forte?" la risposta puo essere duplice: - No - Si, ma in un confronto con Romeo dopo 5 anni di bassissimo consenso popolare avrebbe significato bruciare un probabile leader per i prossimi anni. Dall'altra parte sembra di ritrovarci nel 1994 con Forza Italia in gran spolvero. Effetto Romeo, senza ombra di dubbio. Con un altro Picozzi non avremmo avuto un tale risultato e forse De Luca avrebbe trascinato l'avversario nel campo scivoloso del ballottaggio dove tutto è possibile, e il 2011 ne è la riprova. Bravo Romeo. Liste civiche: le altre grandi sconfitte. Mi riferisco a quelle che hanno deciso di scendere in campo sole, proponendo un proprio nome alternativo. Ma la domanda è: Andenna era davvero alternativo a Girelli? Io dico di no, e penso che l'assurda e cieca competizione tra i due ha portato ad affossarsi a vicenda, sparendo dal Consiglio Comunale, con la perdita oltretutto di persone valide che non hanno certo soltanto fatto presenza in questi anni. C'è spazio per una proposta seria, alternativa a Romeo? A mio avviso oggi si, soprattutto alla luce di un PD da rifondare e che magari deciderà di accodarsi o sostenere in prima persona un leader scelto proprio dalle liste civiche. C'è tutto il tempo. Infine i 5 stelle. Hanno ottenuto tre consiglieri, mi sembra un ottimo risultato se lo inseriamo in una realtà Romeocentrica come la nostra. Ora da loro mi aspetto, e seguirò con grande interesse, competenza e grande controllo. Mi auguro che tutto passi attraverso il Consiglio Comunale, che nulla venga arbitrariamente deciso senza la supervisione del nostro organo di controllo. E se dovesse accadere, non esitino, grillini piddini "deluchini", a sollevare la questione con forza, quella che mancò quando non si decise di costituirsi parte civili nei fatti di 'ndrangheta.

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