mercoledì 7 marzo 2018

Il suicidio del Pd

Quando ha perso il Pd? Quando ha smesso di pensare ai giovani che abbandonano la scuola, al lavoro di qualità che manca, alla sanità pubblica a due velocità, ai disoccupati di lungo periodo, ed ha iniziato a fare le veci di partiti che rappresentano un altro tipo di elettorato (imprese, professionisti, ceti medio alti borghesi, chi diritti e lavoro già li hanno). Ad ognuno il proprio elettorato. La sinistra oggi è stata sostituita dal M5S. Un tempo quando c'era crisi ne giovava alle urne la sinistra, oggi no perché il Pd è un partito reazionario. Si è pensato alla riforma costituzionale dando un'enfasi eccessiva come se fosse la panacea a tutti i mali. Come se avere una camera sola avesse risolto i problemi dei tagli all'assistenza ai disabili, ai non autosufficienti, problemi di cui deve farsi carico la sinistra. Lasciamo che le destre si occupino dei più abbienti, e la sinistra dei meno abbienti. Ha senso parlare di sx e dx? Si, se posta su questi termini: i problemi concreti, quotidiani degli italiani. Torniamo al punto di partenza e ristabiliamo le priorità di un partito che vuole dirsi di sinistra, sinistra del 2018.

Nessun commento:

Posta un commento