venerdì 10 febbraio 2012

e se usassimo il teatro come un cinema?

Ieri sera passo dal centro di Bovisio che, oltre a darmi un pugno nello stomaco nel vedere tanti bei negozi, può fornire alla cittadinanza un servizio molto apprezzato: il Cinema.

Ma Bovisio non ha un cinema. E' vero, ma c'è il teatro la Campanella che "ne fa le veci". Non con film in stile corazzata potemkin, ma film a tutt'oggi nelle sale dei grandi e "cari" multisala.

E allora ci siamo chiesti (io e mia moglie) "perchè non fare del faraonico teatro di Limbiate anche un comodo cinema che ormai da tanti anni manca sul nostro territorio?"

E allora perchè non partire da qui per attrarre anche dai Comuni vicini appassionati del grande schermo che iniziano ad essere stufi (me compreso) di vedere un film a poco meno di 10 €?

martedì 7 febbraio 2012

morto di freddo, è possibile?

Donna morta di freddo nella ricca Brianza.

Possiamo nel 2012 accettare una morte di freddo in un Paese Occidentale? Io non credo proprio.
E' necessario riaprire una discussione franca sul diritto alla casa. Il diritto a un tetto, a un riparo!
Ogni comune deve garantire dei ricoveri per tutti. Dal piu piccolo centro alla metropoli.
La casa come l'acqua (per ora), l'aria...

domenica 5 febbraio 2012

Quel che dice Romeo è sacrosanto

Quel che è giusto è giusto.

Nel precedente numero del Cittadino, l'ex sindaco Antonio Romeo negava in tutti i modi che ci fosse un "caso" sul fatto che, nell'ultima elezione regionale, i voti del boss Moscato di Desio e di tutta la sua famiglia si siano riversati su simbolo pdl e nome Antonio Domenico Romeo.

In fondo ciò che ha dichiarato è sacrosanto, quali colpe avrebbe Romeo? Doveva preventivamente negare a Moscato di votarlo?
E' vero che il suo voto "puzza" e macchia l'onorabilità dell'ex sindaco, ma forse dare del mafioso a Romeo perchè ha avuto i voti di un mafioso, questa volta senza possibilità di smentita, è francamente troppo.
E' troppo per un motivo molto semplice, se si ha fiducia nella magistratura, sempre e comunque, e dunque se questo è un principio (non declinabile per definizione, a seconda della situazione), non è tollerabile un comportamento da molti assunto nel corso degli ultimi tempi.
Forse ci si può sospendere da eventuali incarichi pubblici se qualche indagine coinvolge, anche indirettamente, personaggi pubblici e democraticamente eletti, ma, mi sembra di intuire, non è questo il caso.
Sono altri i casi gravi di questi ultimi tempi che hanno coinvolto amministrazioni locali. Penso all'assessore della "dannata" provincia di Monza e Brianza (provincia nata storta in balia di interessi privati e in aria di 'ndrangheta), oppure al Sindaco (questa volta le prove ci sono e coinvolgono un amministratore comunale democraticamente eletto) di Giussano.

Insomma il punto è: prima di processare e condannare attendiamo gli sviluppi delle indagini che da qualche mese ormai hanno scoperchiato una situazione poco chiara che ha visto arricchirsi esponenti di partiti, imprenditori, tecnici, dopodichè, qualora ci fossero prove che condannano questo o quel sindaco, io sarò il primo a sentenziare, a indignarmi, a condannare fermamente e soprattutto senza alcuna pietà.

Mi sembra un principio fondamentale in un paese che si rispetti.