martedì 28 giugno 2011

Il dissesto finanziario del Comune di Limbiate e la lana caprina


"Il mio post è preoccupato", chiedo scusa se non ho chiesto i copyright al consigliere Mestrone del Popolo delle Libertà (si, è lo stesso che nel primo consiglio comunale ha dichiarato che il pdl è molto sensibile ai temi della famiglia..., con conseguente ilarità generale, io avrei aggiunto "della famiglia .... allargata").
Questo consigliere era assessore all'ambiente nella vecchia giunta.

Ieri consiglio comunale "teatrale" grazie all'apporto di due professionisti della scena politica: Antonio Romeo e Luca Mestrone. Il primo ha messo da parte il fioretto della prima uscita (dove parlava con il cuore in mano di giovani, donne, amicizia... sembrava Don Sturzo), il secondo poteva competere con il grande Vittorio Gassman.
Hanno giustamente iniziato a fare opposizione, molto sterile però. Aggrappati alla questione di lana caprina, perchè questo è, checchè ne dicano esponenti di minoranza ma anche di maggioranza, relativa all'elezione del Presidente del Consiglio Comunale.
Come era già stato preventivato, Schieppati non è stato eletto al primo scrutinio che necessitava della maggioranza dei 2/3 del Consiglio Comunale.
Ma penso che i Romeo's abbiano fatto bene a polemizzare sul tema oggetto della serata (interminabile oltre tutto). Sì perchè questo è stato l'ultimo tentativo di recuperare quella credibilità che da domani scemerà del tutto. Quando si inizierà finalmente a discutere del dissesto finanziario lasciato da un commercialista. Mostrati alla luce del sole splendente di questi ultimi giorni i conti in rosso che la sua giunta ha lasciato in eredità a De Luca.
E' qui che i nodi verranno al pettine; e non sarà la vittoria di Pirro di ieri sera a cancellare la malagestione dei fondi del Comune di Limbiate, le consulenze milionarie (costi 10 volte superiori rispetto a Solaro), gli oneri di urbanizzazione mai incassati, i licenziamenti facili a spese del cittadino.
E' lì che l'attuale giunta dovrà mettere all'angolo i tanto spavaldi politicanti, autori della gestione ballerina degli ultimi anni, ed assisteremo, se l'attuale maggioranza coglierà l'occasione (e in questo credo che Archetti debba ben presto tornare a fare il Consigliere Comunale) ad una scoppola di dimensioni bibliche. E forse riusciremo ad evitare il dissesto finanziario del Comune, che sarebbe un primato umiliante per un Comune della ricca Brianza.

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