Traggo dall'intervista presente su Corriere.it a Giuseppe Gennari:
Spesso la mancanza di collaborazione delle amministrazioni nella lotta alla mafia non è omertà, ma è reciproca convenienza e collaborazione.
In Piemonte alcuni politici dichiaravano "Pensavo che fossero persone per bene"...ma davvero non sono riconoscibili? No, alcuni sono "mafiosi storici", i politici non possono non sapere.
Non sono individuabili nella politica soggetti presenti in pianta stabile nelle organizzazioni mafiose. Il concorso esterno in associazione mafiosa si è ridotta a poca cosa, le prove devono essere molto forti per accusare di questo reato i politici: c'è un vuoto normativo.
I mafiosi hanno interesse a mantenere rapporti con la politica della Lombardia. E la politica è interessata ad avere voti. Ciò porta a contatti che sfociano a relazioni o progetti di investimenti che sarebbe meglio non ci fossero.
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