sabato 28 gennaio 2012

Attualizzando il giorno della memoria

Quando c'è una ricorrenza molte volte riesci a fermarti e svincolarti dalla frenesia del quotidiano,dovuta spesso, per i più fortunati, al lavoro ed a pensieri e preoccupazioni che proprio in giorni importanti e di forte portata simbolica diventano bazzecole. Si rischia però di dire banalità, cose sentite e risentite, soprattutto all alba del 28 gennaio. 27-1 giorno della memoria, della shoah e di tutto ciò che poi è sfociato nello sterminio. Dal processo culturale che ha toccato il nostro paese, fino ai provvedimenti del '38 che schiusero le porte alla deportazione. Ma i ragazzi oggi sono ancora toccati da tali nefandezze della storia recente? Forse molti si, ma non abbastanza. Colpire il diverso non è stato un aspetto circoscritto all epoca fascista ma è insita nella natura dell'uomo. Una sua debolezza. Cosa fare dunque? Partire dai più piccoli, più saggi dei piccoli di ieri. Si perché oggi il vicino di banco è di origini asiatiche, africane, sudamericane. Non è dunque un handicap dell'attuale società, ma una risorsa. Multietnicità, parola orrenda, non significa perdita di identità, ma la consapevolezza di diverse etnie, storie, è la forza dei futuri cittadini. Sono invece gli adulti, che hanno perso la purezza propria di un bimbo, a rischiare di minare una futura convivenza più serena. Ad attualizzare il giorno della memoria 2012 è stato il dibattito sullo ius soli. Giusto dare la cittadinanza ai figli degli immigrati, nati in Italia? Io credo che queste persone siano prima italiane, e poi di origine indiane, cilene... Tifano le nostre squadre di calcio, vivono di sogni che accomunano tutti, crescono, e questo è un dato indispensabile per la convivenza civile di un Paese, nel rispetto della legge italiana, perchè è la loro legge.
Dunque sarebbe sbagliatissimo e controproducente, se vogliamo vederla in ottica utilitaristica, ghettizzare in stile banlieue francese il diverso, il più povero (spesso sinonimi). Dare anche al più povero, all'ultimo arrivato, gli strumenti per diventare un cittadino italiano consapevole. E' utile non solo a lui, ma a tutta la comunità affinchè non si trovi di fronte a scenari di instabilità sociale e politica, perchè non ci si è curati delle future generazioni ma soltanto del giorno dopo.

mercoledì 11 gennaio 2012

"Se paghi fai" oppure "se assumi fai"?

Sarò brevissimo: se euronics assume limbiatesi e si accolla le modifiche alla rete stradale ben venga. Il concetto che deve passare non é "se paghi fai ciò che vuoi", ma, "se dai un contributo alla comunità sarai agevolato nei lavori". Mi piace pensarla così. Comune amico...una volta tanto... Spero soltanto che chi non potrà permettersi modifiche del tessuto viabilistico venga ugualmente sostenuto se intenzionato ad offrire un servizio migliore alla comunità, piccoli commercianti inclusi.