sabato 18 dicembre 2010

Riflessioni sul terzo Polo

Casini, Fini, Rutelli, Lombardo, Guzzanti, Tabacci, La Malfa: questi i nomi più noti facenti parte di quello che, correttamente, l'onorevole Tabacci ha definito un nuovo coordinamento parlamentare.
Una definizione onesta, perchè nei fatti, sul territorio, la fusione tra democristiani, fillini, lombardiani, rutelliani non esiste. In una intervista rilasciata ad Agorà, programma di RaiTre, Barbareschi, con la sua ormai proverbiale schiettezza, ha confessato di essersi ritrovato sballottato dall'oggi al domani da un soggetto a, almeno, tre soggetto uniti tra loro. Non ha nascosto una certa sofferenza di fronte a tale cartello elettorale, il cui successo è tutto da dimostrare. Invita infine il suo leader a concentrarsi finalmente sui contenuti e meno sulle strategie di palazzo.

ARRIVERA' IL TEMPO DEI CONTENUTI...O NO?
Sono proprio i contenuti al momento a mancare. E' vero, la notizia del nuovo Polo è quasi fresca di giornata, ma non sarebbe difficile dedurre quali saranno le argomentazioni forti se, e solo se, i soggetti che intendono allearsi avessero valori e parole forti comuni.
Qui iniziano le domande. Ciò che principalmente mi preme chiedere è: quali posizioni intendereste assumere di fronte alle questioni etiche? Ricerca scientifica (penso alle cellule staminali), procreazione assistita (siamo sicuri che è tutto finito col referendum inutile di qualche anno fa?), testamento biologico, eutanasia.
In questi casi si parla di "coscienza di ogni singolo parlamentare", e allora "liberi tutti", una posizione che ricorda molto il Pd, la cui mancanza di spina dorsale (alias identità e valori) è dovuta anche a tali questioni sempre più importanti di fronte al progresso scientifico e tecnologico.
Possiamo non considerare schizofrenia politica un polo che ha al proprio interno due posizioni completamente opposte sulle questioni etiche come quelle sostenute da Boselli (Api) da una parte, e la Binetti (quella del silicio) dall'altra?
Il presentimento è che ancora una volta è l'antiberlusconismo a fare da collante, cosa utile all'opposizione, ma non sufficiente in caso di accesso al governo del Paese.
Economia, precarietà, disoccupazione, pressione fiscale alle stelle, servizi al cittadino, burocrazia, patrimonio culturale, ambiente, sostegno alle famiglie, condizioni economiche degli enti locali, etica pubblica. Su questo ci aspettiamo risposte concrete e soprattutto chiare.

POLO PER L'ALLEANZA DELLA NAZIONE DEL FUTURO DELLA LIBERTA'
Alleanze. Va dato merito a Casini di essere stato coerente evitando accordi di palazzo prima col centrosinistra e oggi con il centrodestra. L'Udc ha infatti fatto opposizione a Prodi come a Berlusconi.
Non è da escludere che anche nella prossima tornata elettorale, ma solo in caso di modifica della legge porcellum, Casini e compagni di viaggio possano presentarsi da soli. Tuttavia ora gli equilibri sono cambiati: Casini dovrà trattare con Rutelli e soprattutto con l'ambizione di Fini. Il capo di Fli non nasconde la volontà di guidare un nuovo centrodestra, liberatosi di Berlusconi, e ritengo sia pronto a tutto o quasi per perseguire l'intento.

AH GIA', IL PD...
E il Pd? Come un sottile e debole ramoscello è travolto dai quattro venti... L'ultima è trattare col Polo della Nazione scaricando Di Pietro e Vendola, sacrificando così le primarie... strumento in realtà mai digerito dai dalemiani (vedi Vendola trionfante nella Puglia del Leader Maximo).
L'immagine che oggi rappresenta meglio il Pd è un fotogramma del programma Exit, con tanto di commento al veleno di Mentana: quattro politici invitati, due del Governo e due dell'opposizione, sì, Futuro e Libertà e l'Udc.
Cambierà? questo lo vedremo, ma se i maggiori esponenti, quelli che vanno in avanscoperta, sono La Torre e Letta (il primo della classe un po' nerd), allora meglio l'orecchino.