giovedì 21 luglio 2011

Ora un segnale forte è doveroso


Dopo l'errore grossolano commesso dal Sindaco e dalla sua Giunta nel non avere rispettato i tempi necessari per costituirsi parte civile nel processo Infinito, la mia proposta di dare un segnale forte che, con fermezza, dica "Limbiate è contro i mafiosi", diventa non solo opportuna ma necessaria.
Non possiamo lasciare che Desio e la Provincia di Monza e Brianza riacquistino quella dignità persa negli ultimi anni, e Limbiate partecipi solo da "osservatore" al processo.
Ho già proposto ad un Consigliere Comunale, Edoardo Brami, di fare sua la mia proposta di adoperarsi per dare la cittadinanza onoraria ad un simbolo dell'antimafia.
Proposi Saviano, ma lo stesso Don Ciotti dell'associazione Libera meriterebbe lo stesso riconoscimento.

Staremo a vedere. Sperando che questa volta la risposta non sia "il regolamento ci vieta di dare tale riconoscimento" come purtroppo mi disse un esponente dell'ex Alleanza Nazionale.

martedì 19 luglio 2011

Scusate se al ricordo del G8 preferisco quello di Borsellino


Il g8 di Genova è una brutta pagina della storia recente italiana. Abusi e scorrettezze delle forze dell'ordine, già acclarate, dall'altra parte una enorme violenza segnata da un tentato omicidio seguito da un omicidio "riuscito", purtroppo. Prima il tentativo di lanciare un estintore contro un carabiniere seguito da uno sparo fatale al giovane Giuliani.
Una brutta storia. Ma in Italia, com'è ovvio, tutto viene strumentalizzato, da quei politici che dovrebbero quanto meno avere l'ambizione di ergersi a parte migliore della società, al contrario si accontentano di parlare alla pancia dei cittadini (gli ingenui rimasti).
Il ricordo va al ragazzo prematuramente scomparso, a quel tragico evento.

Ma oggi si ricorda un altro personaggio della nostra storia, di caratura notevolmente superiore, per il servizio dato allo Stato: Paolo Borsellino.
Lui è davvero un eroe dei nostri tempi. La sua è una morte innocente. Perseguiva un bene più alto, la giustizia, senza però rinunciare alla propria integrità morale o abbandonarsi alla violenza.

Oggi è il Paolo Borsellino Day. Simbolo dell'Italia onesta.

giovedì 14 luglio 2011

Da che pulpito viene la predica....

Vergognosamente copio e incollo un post di facebook relativo alle accuse dei Romeos circa l'aumento delle tasse dell'attuale amministrazione:

" E comunque, andando sui contenuti di questo volantino, a proposito di "mettere le mani in tasca dei cittadini"...vogliamo ricordare chi ha RADDOPPIATO l' addizionale IRPEF comunale (dal 0,3% al 0,6%, cioè il massimo stabilito dalla legge)?
Risposta: Antonio Domenico Romeo.
Vogliamo ricordare chi ha AUMENTATO l' ICI alle attività commerciali e produttive di Limbiate (alla faccia di sostenere ed aiutare l' economia...)?
Risposta: Antonio Domenico Romeo.
Vogliamo ricordare chi, nel giro di poco tempo, ha RADDOPPIATO LA TARSU?
Risposta: Antonio Domenico Romeo.
A tal proposito, un conoscente che risiede a Solaro, con un appartamento esattamente analogo al mio, paga 180 euro all' anno di Tarsu, io invece 240....
Vogliamo anche occuparci gentilmente del servizio di raccolta rifiuti mettendolo in competizione sul mercato o vogliamo continuare con quella specie di elefante (nei cui consigli di amministrazione siedono tutti i partiti) denominato GELSIA?

Antonio Domenico Romeo, in dieci anni, sull' argomento ha fatto "o" con il bicchiere, auspico una celere CONCRETA inversione di rotta...

Ultime considerazioni sull'estate limbiatese


Parlo ora poi mi taccio. Estate in Piazza è diventato un caso nazionale. La minoranza si straccia la vesti: Mestrone "è preoccupato", Picozzi "esige le scuse", Romeo ha altre "grane", Di Fazio e Romeo junior n.p., i leghisti non cantano l'Inno (e Traina s'incazza)...
Il teatrino della politica limbiatese aggiunge un'altra perla alla collezione. Dopo un volantino che richiama alle armi gli elettori meno "attenti" (eufemisticamente parlando), che rispolvera i luoghi comuni più duri a morire (dalla xenofobia alla sterile polemica del logo del Comune sul volantino del Pd fino all'accisa sull'energia elettrica che il LORO governo costringe ad aumentare), ecco l'epilogo della saga del signore dei tranelli: il bluff dei Romeos.
La festa c'è, tutta l'estate, tutti i weekend: musica live per teenager, musica da balera per le signore, mercatini, ristorante, negozi aperti... S'aggiungano le feste dei quartieri, i friulani...
Non è abbastanza! Il PdL chiede di più! In tempo di crisi puoi tagliare le agevolazioni per asili, famiglie numerose, lavoro dipendente, sanità pubblica, ma MAI puoi toccare il concerto di Fausto Leali, Meneguzzi, Merola (buon anima), Pupo, Grignani, Alexia e Umberto Tozzi!

Q-U-A-R-A-N-T-A-M-I-L-A E-U-R-O che De Luca deve cacciare!

Sapete cosa si può fare con 40 pippi? Si può dare un prestito con tasso agevolato ad una giovane educatrice per aprire un asilo nido.
Vogliamo rispondere davvero coi fatti ai venditori di fumo che purtroppo rappresentano la destra di Limbiate (dico purtroppo perchè un moderato vorrebbe avere una coalizione più matura e seria magari da appoggiare in futuro)? Bene, stanziamo quei denari per un progetto di questo tipo.
Offriamo la possibilità ai giovani di realizzare un progetto da mettere al servizio della Comunità.
Allora cari Romeos: meglio Tozzi o 60 bambini che non sono costretti a crescere lontani dalla propria Comunità?

mercoledì 13 luglio 2011

Al primo punto il sociale

Anche Limbiate partecipa all'iniziativa promossa dalla Provincia di Monza e Brianza per l'occupazione femminile ed il reinserimento nel contesto lavorativo in seguito alla nascita di un figlio.
Limbiate dà un contributo massimo di € 200,00 per l'utilizzo di servizi della prima infanzia, tra cui l'asilo nido, le cui rate non sono propriamente abbordabili.
Insieme alla lodevole iniziativa rileviamo anche il servizio di voucher di € 1000,00riconosciuto a quelle piccole imprese che assumono madri con figli sino a 5 anni di età.
In un contesto di crisi quale il nostro, sono piccole boccate di ossigeno degne di nota.
Limbiate ha aperto una nuova fase, superando l'epoca delle opere faraoniche, e puntando sui problemi quotidiani dei cittadini: lavoro, spese familiari, scuola, anziani non autosufficienti.

Per maggiori informazioni:
http://www.comune.limbiate.mi.it/pubblicazioni/news/news_dettaglio.asp?ID_M=112&ID=395

mercoledì 6 luglio 2011

Voglio le scuse da Brami

Ieri Edoardo Brami si è dimostrato un black bloc... Con parole offensive e intimidatorie ha umiliato il povero Picozzi Eugenio, che, vittima del sopruso, ha preteso le scuse.
Cosa è accaduto?
Tutto ebbe inizio con l'ennesima proposta pro giovani, donne, animali, piante, pace nel mondo, avanzata da Antonio Romeo, per la nomina del vice presidente del Consiglio Comunale.
Al che interviene Brami. "Come mai non avete proposto un giovane anche alla presidenza Commissione Bilancio?" dove è stato votato sì un Romeo, ma non il giovane Giuseppe, bensì papà Antonio Domenico, nè tantomeno si è scelto un giovane alla presidenza del Consiglio Comunale dell'ultimo mandato di centrodestra, dove non c'era proprio uno sbarbato, ma Eugenio Picozzi.

Scandalo!!! Picozzi chiede la parola, e chiede le scuse di Brami. Ma per cosa? Il candidato sindaco della destra parte con una nota strappalacrime, dicendo che non ha potuto studiare, che non augura a Brami la vita che ha fatto lui...tutti elementi superflui ai fini della discussione, nè oltre tutto oggetto dell'intervento di Brami. Chiude chiedendo le scuse del giovani piddino.



Picozzi ha fatto un bel collage: Brami parla di laurea perchè Romeo si chiede, ironicamente, se le lauree dei tanti giovani del Consiglio Comunale siano state comprate, dopodichè l'ex sindaco propone un giovane alla vicepresidenza del Consiglio.
Picozzi ha superato sè stesso, creando una polemica dal nulla. Picozzi non si smentisce e si rivela inadatto, forse non all'altezza, ad un dibattito politico, non perchè non sia laureato ma semplicemente per mancanza di qualità politiche e dialettiche. Ci si può migliorare, certo, ha 5 anni di tempo per dimostrarlo. Ma se vuole emulare i suoi colleghi più "sgamati" forse gli conviene qualche intervento in meno in Consiglio e maggiore ascolto (e comprensione).

Resto dell'idea che la perdita di Romeo, nel caso di condanna, per l'opposizione sarà un colpo durissimo.

Ultima nota: Romeo non guarda negli occhi nessuno dei Consiglieri di maggioranza se non uno, Fortunati. Lo ritiene evidentemente l'unico degno di rispetto e con il quale possa competere ad armi pari.

Ora vado a denunciare Brami, l'ultima volta che mi ha salutato era evidente la sua intenzione denigratoria verso i laureati in Scienze Politiche con indirizzo politologico....(??!!).....

sabato 2 luglio 2011

Considerazioni sugli ultimi eventi della settimana

Elezione Alfano, scarcerazione Strauss Kahn.

1) Berlusconi nomina Angelino nuovo segretario del partito, per acclamazione generale e standing ovation. Messi a tacere eventuali dissensi o proposte alternative al giovani ministro. Il tutto è apparso molto televisivo, cosa potevamo aspettarci dal Cavaliere?
Interessante un punto del discorso di Alfano: ha pronunciato il termine "onesti".
"Non tutti sono onesti" nel partito di Silvio. Mai Silvio avrebbe fatto una dichiarazione del genere, guai a intaccare il "prodotto pdl". Il PdL è come una pentola della Mondial Casa, inossidabile, perfetta cottura (dei polli che li seguono), conveniente!
No, Alfano non ha l'animo commerciale di Silvio. Questo è il primo elemento e la prima connotazione del nuovo corso. Basta slogan senza arte nè parte, l'elettorato lo chiede, il suo elettorato. Le elezioni lo hanno dimostrato, le difficoltà della vita hanno spinto anche i più drogati di Silvio ad aprire bocca, ad esprimere anche solo un piccolo dissenso verso l'operato del Governo.
Alfano deve sapere cogliere il malessere, proporre una nuova ricetta.
Ma il PdL è tutto unito intorno ad Angelino? Io non credo. E dopo l'uscita di Silvio l'implosione sarà inevitabile, a meno che lo stesso Angelino riuscirà a ricomporre tutte le tessere del mosaico pidiellino.
A proposito di tessere. Singolare anche la contrarietà netta (mai sentita fin d'ora) rispetto al ruolo delle tessere nella scelta della guida del partito. "Non può vincere e guidare il partito soltanto chi può permettersi più tessere": della prima crepa della plutocrazia berlusconiana è responsabile il suo delfino.

2) Adesso si chieda scusa a Strauss Kahn. Ma non con un trafiletto nell'ultima pagina economica del giornale, ma con un titolo a 9 colonne: "Strauss Kahn non è colpevole", "Strauss Kahn non è un maniaco", "La cameriera è una grande stronza", io consiglio questi titoli.

La tendenza a sbattere il mostro (ipotetico) in prima pagina infangando e stroncando le carriere, e la mancanza di umiltà quando ci si accorge di avere toppato, è un atteggiamento trasversale che parte da Travaglio e arriva a Belpietro passando per Sallusti.
Dopodichè, rilevo che per l'ennesima volta lo strumento mirato delle intercettazioni telefoniche è stato decisivo. Conclusione: se non vogliamo infangare o condannare prima della sentenza gli indagati, non colpiamo chi si limita a "intercettare" ma colpiamo il giornale che pubblica insieme al magistrato che passa le conversazioni più scottanti.
Ma dev'essere chiaro un punto: dopo avere assodato i colpevoli di questa o quella inchiesta, allora sì che sbattiamo in faccia ai cittadini la realtà e sarà soltanto allora che tutte le intercettazioni determinanti ai fini dell'inchiesta dovranno essere pubblicate.